La Via Francisca del Lucomagno entra in Italia sulle sponde del Lago di Lugano, a Lavena Ponte Tresa. Da qui si cammina tra boschi e borghi, si attraversano città e parchi, si costeggiano corsi d’acqua e si passa da dolci dislivelli collinari alla Pianura Padana.
La natura è sempre presente pur restando immersi nelle zone abitate di tre province lombarde: Varese, Milano, Pavia.
Un cammino ricco di punti di interesse, che può essere spezzato e percorso anche in blocchi di due giorni.
Qui vi proponiamo il primo blocco da Lavena Ponte Tresa a Varese.
Da Lavena Ponte Tresa a Varese
Giorno 1
Dati tecnici
Lunghezza: 14 km
Salita: 363 m
Discesa: 135 m
Fondo: sterrato lungo la vecchia tramvia e costeggiando il Lago di Ghirla, asfalto nel resto del percorso
Il percorso
Si comincia il cammino dalla dogana con la Svizzera e dopo un caffè al Bar Johnny, che darà il via all’avventura con il primo timbro sulla credenziale del pellegrino, si prosegue il cammino costeggiando il Lago di Lugano.
Uscendo dal centro abitato ci si immette sulla ciclopedonale di una vecchia tramvia, immersa nel verde, che un tempo collegava la zona del Ceresio alla città di Varese.
Attraversando diverse gallerie si giunge al Parco dell’Argentera di Cadegliano Viconago, che con i suoi mulini affrescati si presenta come ottimo punto per una piccola sosta.
Dopo Cadegliano Viconago si passano Marchirolo e Cugliate Fabiasco fino ad arrivare al Maglio di Ghirla.
Fin qui la creatività dell’uomo e gli antichi mestieri locali fanno da protagonisti, permettendo di compiere un viaggio attraverso diverse epoche che raccontano di duro lavoro, arte e tradizioni.
Dopo un breve attraversamento su asfalto, ci si immette presto sulla pista ciclopedonale che costeggia il Lago di Ghirla e prosegue fino alla Badia di Ganna, dove si conclude la prima tappa.
Come arrivare
Per raggiungere il punto di partenza a Lavena Ponte Tresa si può arrivare in treno fino a Varese, anche dal vicino aeroporto di Malpensa, e da lì proseguire in autobus con i mezzi delle Autolinee Varesine Ctpi, linea N11 che compiono la tratta Varese-Ghirla-Lavena Ponte Tresa. (www.cpti.it)
Cosa vedere
A Cadegliano Viconago il Parco dell’Argentera, che si sviluppa a circa 5 km dalla partenza ed è attraversato dalle acque del torrente Dovrana.
Sono presenti 4 antichi mulini risalenti al ‘700-‘800, utilizzati per macinare castagne, cereali, noci e semi, che all’inizio del ‘900 vennero abbelliti con affreschi in stile cavalleresco.
A Marchirolo si cammina lungo vie ricche di murales a tema immigrazione, risalenti all’ ‘800.
A Cugliate Fabiasco si trova il lavatoio costruito nel ‘900, con cancellate in ferro battuto.
A Ghirla si trova un antico Maglio dove si lavorava il ferro. Costruito nell’800, oggi è un piccolo museo.
A Ganna concludiamo la tappa visitando la Badia dedicata a San Gemolo, martire le cui reliquie sono ancora custodite all’interno dell’antico monastero benedettino.
Dove dormire
Ghirla: Romitaggio di Santa Maria Bambina
Ganna: Casa Vacanza Un Fiore – Albergo Tre Risotti – Villa Paradiso
Giorno 2
Dati tecnici
Lunghezza: 19 km
Salita: 552 m
Discesa: 632 m
Fondo: in maggioranza asfalto ma con una buona parte di sterrato
Il percorso
Il secondo giorno del primo weekend si svolge lungo uno dei tratti più suggestivi dell’intera Via.
Da comune di Valganna si cammina nei boschi, procedendo attraverso il Parco Regionale del Campo dei Fiori fino a Brinzio e la Rasa di Varese.
Ben presto si incrocia la Via Sacra che porta al Sacro Monte di Varese e al borgo di Santa Maria del Monte, patrimonio UNESCO, tramite un bellissimo sentiero panoramico. Divertitevi a indovinare da lassù tutto il resto del percorso fino alla Pianura Padana.
Dopo la visita al borgo si ridiscende e si prosegue fino al centro città di Varese.
Cosa vedere
Il Parco Regionale Campo dei Fiori, che si estende per 6300 ettari e contiene una fitta rete escursionistica.
Via Francisca attraversa il sentiero 315, ma vale la pena considerare un altro fine settimana per scoprire le diverse vie.
A Brinzio si può visitare il Museo della Cultura Rurale Prealpina, che racconta gli antichi mestieri e le tradizioni del paesino.
A Santa Maria del Monte considerare di prendersi del tempo per scoprire la Casa Museo Ludovico Pogliaghi, ricca di reperti archeologici e artistici, la Cripta Romanica sotto al Santuario, che riporta ancora testimonianze del passaggio di pellegrini medievali, il Museo Baroffio, con i suoi capolavori dell’arte lombarda.
A Varese sono consigliate le visite alle ville in stile liberty, tra cui Villa Toeplitz, Villa Panza, i giardini del Palazzo Estense, Villa Recalcati.
Come tornare
Si può tornare in treno da Varese, anche fino al vicino aeroporto di Malpensa.
Le ferrovie Trenord offrono uno sconto sul biglietto dei pellegrini, basterà presentare la credenziale della Via Francisca.
Scopri tutto il percorso
A breve troverai in libreria la guida cartacea edita da Terre di Mezzo, troverai l’app scaricabile sul tuo smartphone e puoi già reperire in autonomia la mappa cartacea alla sede di VareseNews – Via Gianfranco Miglio, 5 Gazzada Schianno (Va)
Buon cammino!