Edita da Terre di Mezzo, presenta otto tappe per percorrere 135 km dalla Svizzera a Pavia incontrando arte, storia e natura. Disponibile anche l’app.
La Via Francisca del Lucomagno ha il suo nuovo punto di riferimento: è disponibile infatti la nuova guida ufficiale del tratto italiano del cammino storico che da Costanza si congiunge con la Via Francigena, all’altezza di Pavia.
La nuova pubblicazione, che è stata realizzata da Alberto Conte e Marco Giovannelli, sarà in libreria dal 18 giugno per Terre di mezzo Editore ed è stata presentata in un’affollata conferenza stampa online, organizzata nella mattina del 9 giugno e riprodotta in diretta sulla pagina facebook del cammino.
La nuova guida ufficiale è il punto di sintesi del lavoro fatto, una pubblicazione che rende la Via Francisca del Lucomagno una realtà viva. «Sulle orme dei pellegrini che fin dal medioevo scendevano dal nord Europa per raggiungere Roma, abbiamo recuperato il tratto italiano di questo storico cammino, mettendolo al centro di un territorio che è ricco di importanti testimonianze storiche, artistiche e naturalistiche – ha spiegato Marco Giovannelli, coautore della guida e coordinatore del progetto di valorizzazione della Via Francisca – Abbiamo tracciato il percorso con oltre 1.000 segnavia, rendendolo accessibile anche alle biciclette e alle special bike e abbiamo dato vita anche ad una rete di accoglienza, coinvolgendo le strutture presenti lungo il cammino: ad oggi sono più di 600 i posti letto a disposizione nelle 40 strutture che hanno risposto per offrire accoglienza non solo in senso turistico ma anche con luoghi di accoglienza in pieno stile “del pellegrino”. E’ un cammino realizzabile da subito, un prodotto turistico già praticabile, e mi aspetto che anche le stesse realtà che ci hanno dato cosi grande disponibilità nel fornire un accoglienza, possano rendersene conto in fretta aumentando ancor più i servizi, man mano che si presenteranno persone con uno zaino sulle spalle».
La guida, ma anche la strutturazione del cammino in sè, è il risultato di un progetto corale, dove un intero territorio che comprende tre province (Varese, Milano e Pavia) e 41 Comuni non solamente si è messo in vetrina, ma si è anche messo in gioco. «Tutte le attività di definizione del tracciato, posizionamento della segnaletica, ricerca delle accoglienze, comunicazione e promozione della Via non sono state calate dall’alto, ma concordate con gli enti territoriali interessati dalle singole tematiche – Ha sottolineato Ferruccio Maruca, segretario del Tavolo di coordinamento della Via Francisca – Quanto realizzato, e la guida ufficiale ne è la testimonianza, è stato un grande risultato di squadra, ora sotto gli occhi di tutti coloro che amano i cammini. La Via Francisca del Lucomagno è una realtà viva, percorribile, con servizi per i camminatori, un’opportunità per molti territori, una risorsa di sviluppo locale».
A confermarlo anche il presidente del Tavolo di coordinamento degli Enti Locali per la valorizzazione della Via, nonchè vicepresidente della Provincia di Varese, Alessandro Fagioli«La Via Francisca del Lucomagno è una realtà importante per il territorio che, in questo particolare momento di ripartenza, vuole essere elemento di ulteriore rilancio attraverso la riscoperta di aree che hanno molto da offrire sotto il profilo turistico, culturale e paesaggistico. In molti vi hanno lavorato affinché potesse essere un punto di riferimento in Lombardia per gli appassionati del cammino nell’ottica di una più ampia valorizzazione dei territori che si estendono dalla Svizzera a Pavia. E un pensiero particolare lo riservo a Donatella Bellerini che due mesi fa è venuta a mancare, una dipendente della Provincia di Varese che ha creduto molto in questo progetto mettendoci il cuore».
COSA CONTIENE LA GUIDA DELLA VIA FRANCISCA
La guida presenta la Via Francisca del Lucomagno inserendola nel suo contesto generale, ovvero il collegamento da Costanza in Svizzera a Pavia, dove si congiunge con la Via Francigena.
Le otto tappe, poste a circa 17 chilometri l’una dall’altra, sono illustrate puntualmente offrendo anche una panoramica sulle “cose da vedere” lungo il tracciato.
Le occasioni non mancano: di fatto, lungo la Via Francisca del Lucomagno si passa dal Sacro Monte di Varese all’abbazia di Morimondo per approdare alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro sulla tomba di Sant’Agostino; si passa dalla terra dei sette laghi ai navigli milanesi fino al Ticino, attraversando cinque parchi naturali, il parco archeologico di Castelseprio e “l’isola di Toscana in Lombardia” quale è stato definito il borgo di Castiglione Olona.
Nella guida inoltre sono presenti anche degli utili consigli per quanti si mettono in cammino per la prima volta: «Per rendere ancora più fruibile la Via Francisca è stata realizzata una mappa e un’app gratuita, disponibile sia per IOS che per Android, consultabile anche offline, attraverso la quale segnalare eventuali problemi, sia di segnaletica sia di emergenza» ha sottolineato Giovannelli.
Una risultato potenziato dalle tante collaborazioni collaterali che sono state attivate: «Non solamente quella con gli Agostiniani di Pavia per il rilascio del Testimonium, ovvero la certificazione di aver percorso l’intera Via, ma anche la riduzione dell’ingresso al monastero di Torba e a Villa Panza, entrambi beni gestiti dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano. Non certo ultimo, l’accordo con Trenord per l’applicazione di uno sconto a quanti esibiranno la credenziale della Via» ha aggiunto Ferruccio Maruca.
Per approfondire le informazioni sulla via Francisca del Lucomagno e rimanere connessi con nuovi eventi e attività, è possibile consultare il sito, seguire la pagina facebook e seguire il profilo Instagram.