Dopo mesi che hanno messo a dura prova, per i motivi noti a tutti, la socialità dei più piccoli, il cammino, il turismo lento, la scoperta del bello che ci circonda a due passi da casa, l’attività all’aria aperta, il cantare insieme una filastrocca e il ridere di storie buffe si sono rivelati il modo perfetto per tornare piano piano ad una dimensione di “ pre-pandemia”. Vedere così tanti bimbi camminare insieme ha fatto poi bene a tutti: a loro in primis, ma anche al cuore dei grandi che li hanno accompagnati e a tutta una provincia, così duramente colpita dalla pandemia poco meno di un anno fa, che aveva voglia di tornare a respirare – in tutti i sensi – aria di normalità.
I sabati di ottobre lungo la Via Francisca, organizzati in collaborazione con Alfa srl, Servizio Idrico Integrato della provincia di Varese, sono stati proprio questo: tornare a “vivere”, stare insieme e portare i più piccoli alla scoperta del territorio.
Le iscrizioni, per i quattro eventi, hanno superato quota mille e due terzi non avevano più di dieci anni. Tra questi ricordiamo anche il piccolo di due settimane Edoardo, il nipote del “papà della Via Francisca”, Ferruccio Muraca, segretario del Tavolo Istituzionale della Via.
Ma… ripercorriamoli insieme:
Il primo appuntamento, il 9 ottobre, ha visto l’invasione di mini pellegrini in Valganna, prima tappa della Via Francisca, che dal Maglio di Ghirla sono poi giunti alla Badia di Ganna dove ad attenderli c’era Noemi Bassani con lo spettacolo “C’era una volta”.
Il sabato successivo è stata la volta del Sacro Monte di Varese, uno dei due beni UNESCO presenti lungo la Via, letteralmente espugnato da un’orda di bimbi muniti di zainetti verdi, credenziali del pellegrino ed entusiasmo da vendere. Anche in quell’occasione all’arrivo, sulla terrazza del Mosè, Martin e Noemi di Progetto Zattera, hanno tenuto uno spettacolo per piccoli e adulti raccontando del “Maestro Gianni”: il grande Rodari.
Sabato 23 ottobre invece oltre duecento piccoli pellegrini, insieme alle proprie famiglie, hanno formato un lungo serpente di camminatori che ha percorso il tratto che da Castiglione Olona conduce al Monastero di Torba, secondo bene UNSECO della Via Francisca in gestione al FAI – Fondo Ambiente Italiano.
Un ultimo e partecipato pomeriggio lungo la Via Francisca, a dispetto anche della pioggia, è stato quello di sabato 30 ottobre che ha visto come ritrovo e punto di arrivo l’“Approdo dei Calimali” di Fagnano Olona, un incantevole spazio all’aperto a cavallo del fiume Olona, gestito con passione dall’omonima associazione.
Ricordiamo inoltre che alla fine di ogni passeggiata grandi e piccini ricevevano la merenda, gentilmente offerta da Coop Lombardia.
Insomma, a conclusione di questi quattro sabati lungo la Francisca ciò che di sicuro è rimasto impresso è stato l’approccio e l’arrivo di così tanti mini-pellegrini: il volto più bello che una Via può avere. La loro voglia di scoprire, curiosare e guardarsi intorno come a meravigliarsi ogni volta di quello che gli circonda ha dato valore a quei tratti percorsi e ha insegnato a loro, ma ancor di più ai grandi, la meravigliosa potenza della natura. A passo lento centinaia di famiglie hanno attraversato la Via dell’acqua, con la pioggia, con le foglie ramate che si poggiavano a terra, con il profumo dei funghi e le castagne ai bordi della strada. È stata l’ennesima dimostrazione che un progetto come quello della Via Francisca del Lucomagno, all’insegna del turismo lento e a due passi da casa, rispettoso dell’ambiente e dell’ambiente, è un valore aggiunto per tutto il territorio che attraversa. Da ogni punto di vista: economico, turistico e soprattutto sociale.