– senti Omar, sei libero domenica 28 giugno? Vorrei fare un pezzo della Via Francisca del Lucomagno, ti mando qualche informazione, considera che io conosco anche i sassi della nostra provincia, ed in parte l’ho percorsa quando ancora non era tracciata. –
Ho attaccato il telefono e ho subito pensato che avrei percorso le due tappe fino non so dove anche da sola.
Detto, fatto! Omar ci pensa ed in tempo zero si progetta il viaggio.All’ultimo minuto si aggiunge Andrea che incuriosito dal racconto di Omar fatto la sera prima, si aggrega a noi.
Eccoci a Lavena Ponte Tresa, la macchina degli aiuti si attiva, abbiamo i biglietti da Varese ma è domenica il pullman non c’è!
Fa niente, c’è Antonio (che lo rifarebbe volentieri) che ci porta direttamente a Lavena Ponte Tresa, punto di inizio del percorso.
Si parte, la giornata è spettacolare, il sole riflette sulle acque del lago e noi siamo carichi di emozione.
Il percorso attraversa boschi, borghi, viottoli, ponti, laghi e montagne, a mio parere diventa quasi riduttivo descriverlo e forse se ne perderebbe l’enorme bellezza.
E allora faccio così, nessun dettaglio, la curiosità della scoperta porterà altri pellegrini verso questo viaggio.
I luoghi hanno fatto da cornice ad una bella avventura fatta di storie, parole, ascolto, fatica, silenzi e tanto altro che mai come in questo periodo si sono persi e dimenticati.
Direi che la Via Francisca è un cammino che si mette a disposizione di ognuno di noi per ricordarci quanto uomini e natura abbiano bisogno di re- incontrarsi per non dimenticare quanto poco basti per essere felici.