
Motta Visconti è un piccolo comune lombardo ricco di storia e tradizioni, situato nel Parco del Ticino. Passeggiando per il suo centro storico, è impossibile non notare la colonna votiva di San Giovanni Battista, simbolo di devozione e identità locale.
Questa colonna, risalente al 1696, è posizionata strategicamente all’incrocio delle strade principali, un punto di riferimento sia religioso che urbanistico. Le colonne votive, infatti, venivano erette in periodi particolari, spesso in seguito a pestilenze, come ex voto della comunità. La statua di San Giovanni Battista, che domina dall’alto della colonna con la sua figura imponente, è un’opera di notevole pregio artistico.
Un altro simbolo del passato di Motta Visconti è il Vecchio Torchio leonardesco, un’imponente struttura risalente al 1608. Questo torchio, situato all’interno di un edificio con travi in legno che oggi ospita la biblioteca comunale, è un esempio di ingegneria antica, probabilmente ispirata ai progetti di Leonardo da Vinci. Restaurato nel 2004, è una preziosa testimonianza della tradizione vinicola locale. In passato, i contadini mottesi utilizzavano il torchio per spremere l’uva. Tuttavia, la produzione vinicola perse importanza nel secondo dopoguerra, portando all’abbandono delle coltivazioni.
Oggi, Motta Visconti conserva con orgoglio le sue radici storiche e artistiche, offrendo ai visitatori uno spaccato autentico della vita di un tempo, tra monumenti affascinanti e antiche tradizioni che ancora riecheggiano nelle sue strade. Inoltre, il paese ha ospitato Ada Negri tra il 1888 e il 1890 mentre insegnava nella scuola ad oltre 100 bambini.