“Il Monastero di Cairate nasce sopra una villa romana e venne profondamente cambiato nel tempo, soprattutto a causa delle invasioni barbariche e l’arrivo dei longobardi nella zona.

Le aree più conservate risalgono soprattutto intorno al 1400 e al 1700.

Nel monastero, di clausura, si instauró una piccola comunità che divenne sempre più grande fino alla soppressione degli edifici religiosi da parte di Napoleone.

Il percorso al suo interno è affascinante. Possiamo ancora vedere come la chiesa nel tempo venne costruita su 3 livelli diversi, e via via sempre più allargata; c’è ancora la cripta, chiusa, dove riposano le monache; tanti oggetti e alcune tombe longobarde qui custodite.

Il recupero è recente e dovuto soprattutto alle associazioni locali, oltre che alla Sovrintendenza e Provincia di Varese, perché il monastero ha sempre destato un grande senso di comunità tra i cittadini.

Le visite sono tutte gestite da volontari, il sabato pomeriggio e la domenica tutto giorno, più festivi.

C’è un grande impegno da parte della Proloco di Cairate, presidiato da Serena Gatti, ma abbiamo bisogno di aiuto, perché siamo dell’idea che più siamo e meglio è, così da essere sempre freschi e propositivi.

La Proloco di Cairate ha una grande capacità nella costanza della promozione e la cura, oltre che la presenza, nella struttura.”